In occasione di Pitti Uomo, la boutique Roy Roger’s di Firenze si trasforma in un’installazione dal titolo The Eco Jeans Project.
“Protagonisti dell’installazione sono le fasi produttive del nostro progetto a impatto zero che prevede riduzione delle emissioni nocive generate dall’attività, riqualificazione degli scarti, tutela della salute di chi vi lavora”, spiega Guido Biondi direttore creativo del Gruppo.”E’ un’occasione per raccontare il nostro impegno, per riflettere tutti sulla necessità di salvaguardare il patrimonio ambientale”.
Cosi nella vetrina, la grande balla di juta con i ritagli dei jeans ricorda che niente andrà disperso, pronta per essere inviata a chi saprà rigenerarli, destinandoli alla copertura dei cruscotti delle auto. Dall’alto, alcuni modelli della limited edition Roy Roger’s eco-jeans numerati, trattati con un lavaggio senza additivi chimici e con un ridotto consumo di acqua.
Entrando, a sinistra, un susseguirsi di fili con fiocchi di cotone s’infrangono sul pavimento e creano una leggera parete dove immagini proiettate, accompagnate dai suoni della Natura, ci avvolgono in una Terra non contaminata. Lungo il percorso i modelli eco-jeans rugged ottenuti con trattamenti a impatto zero come gli spruzzi a ghiaccio o gli interventi speciali laser. A completare l’atmosfera, una luce blue avvolgente rievoca, a chi entra, non solo il colore del denim, ma anche concetti importanti di purezza e di trasparenza.