Nel mese di marzo si festeggiano diverse ricorrenze: da quelle famosissime come la festa della donna e quella del papà, ad altre più recenti ed “innovative”, quali la giornata mondiale dell’acqua e della felicità, quest’ultima istituita dall’Onu solamente un anno fa. Sì, perchè è importante essere felici: persino una giornata intera dunque, il 20 marzo, è dedicato a questo sentimento positivo. Proprio in occasione della sua celebrazione, è stato comunicato un rapporto sulle città e la felicità che in esse si prova.
Accanto al Pil, alla ricchezza, al grado di istruzione e di libertà politica infatti, il benessere di un Paese è misurato anche in base alla felicità di ciascun individuo. Il risultato al quale si è pervenuto è stato frutto di un’analisi dei messaggi scritti sui social media, in particolare su Twitter, raccolti quotidianamente nelle 110 provincie italiane.
Ma cosa è emerso? La capitale della felicità è Genova, nella quale sono stati registrati il 75% dei tweet “felici”. Al secondo posto troviamo Cagliari (75,1%), a seguire Carbonia (Sardegna), Parma e Ogliastra (Sardegna). Le città più grandi invece, fanno registrare molti più tweet etichettati come infelici: quelle più tristi sono Venezia e Imperia, con il 48% di messaggi; seguono Padova, Nuoro e Aosta. Sembra quindi che vivere in una metropoli (o comunque in grandi centri abitati) aumenti i livelli di stress e infelicità a causa del lavoro (che lo si abbia o meno), dei prezzi più alti e dello smog.
Considerando le regioni invece, Puglia ed Emilia-Romagna sono le più felici; in fondo alla classifica Lombardia e Veneto. Quali sono i fattori che rendono di buon umore gli italiani? Innanzitutto, il tempo: siamo un popolo di meteoropatici, con l’arrivo della primavera si è registrato un impressionante aumento di tweet felici rispetto ai mesi precedenti di genaaio e febbraio; diversità anche a seconda del giorno della settimana: di lunedì si è tristi, di venerdì e sabato felici.
Altre curiosità: durante le feste si ha un aumento sensibile della felicità, mentre ansia e depressione sono conseguenze del passaggio all’ora legale. Anche il mare gioca un ruolo da non sottovalutare: si è osservato come, risalendo la penisola da sud a nord, la felicità diminuisce, tranne nelle provincie in cui c’è il mare. Non a caso, le vacanze estive passate sulle spiagge assolate rigenerano la maggior parte di noi!
Fonte | voicesfromtheblog.com