Il gilet è un vero e proprio must have nel guardaroba maschile. Le sue origini sembrano legate a un atto di ribellione da parte di Carlo II di Stuart che, per rilanciare la moda nella seconda metà del 1600, scelse questo capo in contrapposizione al justacorps: e non solo perché quest’ultimo era lungo fino al ginocchio e quindi meno pratico, ma anche perché aveva origini francesi.
Rivendicando un nuovo modello di eleganza tutta britannica, dunque, egli diede vita a un capo che, pur passando per alcuni cambiamenti – le maniche infatti scomparvero più tardi –, ha attraversato i secoli rimanendo un simbolo indiscusso di ricercatezza, che al giorno d’oggi si presenta in molte versioni diverse.
Per trovare il modello più indicato per le proprie preferenze è bene rivolgersi a realtà specializzate nel settore, come per esempio Camicissima, che propone gilet da uomo pensati per valorizzare ogni outfit con stile ed eleganza.
Quale modello di gilet scegliere
Il gilet può rifinire un fisico asciutto e soprattutto donare un’eleganza davvero unica e raffinata. Il monopetto è il più sobrio e versatile perché si presta davvero a ogni occasione, ma non mancano modelli doppiopetto che sono belli anche da soli, oppure con un bavero dalle lunghe punte o che simuli uno scialle. Immancabile può essere il taschino di lato, da lasciare assolutamente visibile e magari da cui far spuntare il lembo di un bel fazzoletto di seta.
Il gilet in tessuto, di norma viene caratterizzato da un materiale differente nella zona posteriore, ove vengono utilizzati seta oppure raso. In alcune versioni più vintage troviamo anche una fibbia per stringere meglio il capo. Un gilet in maglia ha naturalmente un’anima più casual e può godere di maggiore libertà negli abbinamenti. Di certo, a livello di vestibilità si presenta più morbido e talvolta privo di bottoni.
I colori del gilet possono essere diversi, e oltre che al tipo di outfit cui abbinarlo, occorre prestare un occhio attento all’accostamento cromatico ideale.
Come abbinare il gilet
L’outfit più classico e raffinato è il due pezzi con la giacca che lascia ben visibile il gilet sartoriale in tinte sobrie come il nero, il blu, il marrone chiaro o il grigio perla. La camicia, rigorosamente bianca o al massimo a sottili righe azzurre, dovrà ospitare una cravatta coordinata, in un equilibrio perfetto tra forma e colori.
Un punto fondamentale del gilet è rappresentato dal bordo inferiore, che va ad appoggiarsi alla vita e quindi non deve trovare la cintura che potrebbe alzare il tessuto o creare sgradevoli rigonfiamenti: in molti casi, anche se sembra una soluzione abbastanza retrò, meglio utilizzare delle bretelle opportunamente celate dallo stesso gilet se si ha la necessità di avere un supporto dei pantaloni in vita. Ovviamente, i bordi inferiori della camicia dovranno sempre essere ben celati.
Lo scollo del gilet diventa importante soprattutto se c’è una cravatta, motivo per il quale dovrà rigorosamente essere a V e abbastanza ampio. In caso contrario il capo va benissimo anche se indossato da solo, a creare uno stile chic ma meno “pesante” che con la giacca. Se in tinte più vivaci o in maglia, il gilet diventa in parte informale, quindi si può anche abbinare a blazer e jeans senza problemi, in un contrasto tra vintage e moderno, elegante e casual.
Il colore del gilet dovrebbe riprendere quello della giacca o almeno dei pantaloni e, se presenti motivi a scacchi o di qualunque altro tipo, è quasi imperativo che il resto sia invece a tinta unita per non creare disordine visivo nell’outfit.
Nonostante la camicia sia un must sotto al gilet, i più eclettici osano anche utilizzare delle magliette a maniche lunghe, magari con collo alto o girocollo, ma si tratta di una soluzione che necessita di maggiore attenzione nell’abbinamento dei colori e anche dei pantaloni, solitamente meno formali.