Era nell’aria da tempo, il Diario di Facebook sta per ricambiare. La novità, la seconda per l’azienda californiana nel giro di pochi mesi dopo il lancio del motore di ricerca Graph Search, dovrebbe essere annunciata ufficialmente giovedì 7 marzo nella sede di Menlo Park. E mentre Facebook si rifà il look, tra gli adolescenti statunitensi serpeggerebbe una disaffezione al social network da un miliardo di utenti in favore di altre app come Snapchat o Instagram che consentono di comunicare con più intimità.
La società americana sta sperimentando la nuova versione della Timeline da un paio di mesi. Da alcune foto circolate in rete le novità riguarderebbero la nuova barra degli strumenti sotto l’immagine di copertina; le informazioni sull’utente sistemate sotto la foto a sinistra in maniera più corposa; ma soprattutto la parte centrale della pagina riservata allo ‘status’ che tornerebbe di nuovo più visibile ad una sola colonna. Più o meno com’era in passato prima dell’attuale modifica che aveva scatenato le polemiche degli utenti.
Il nuovo look, inoltre, dovrebbe essere più funzionale per il mobile – a cui l’azienda guarda con attenzione visto il numero elevato di utenti che si collegano da smartphone – e, secondo alcuni analisti, alla pubblicità – settore che dà più garanzie agli azionisti – che di recente si è arricchito con l’acquisto di Atlas, la piattaforma che misura l’efficacia delle pubblicità sul proprio sito ma anche su altri. In attesa di vedere come evolverà il social network, negli Stati Uniti rispunta il dibattito sul gradimento degli utenti in particolare quelli più giovani che solitamente determinano i trend.
“È ufficiale, i teenager sono annoiati da Facebook”, è il titolo di un articolo pubblicato su business insider .com. Secondo il sito, che menziona esperti e sviluppatori di app, i giovani visitano oramai pochissimo il social e non usano più neanche la chat perchè «ogni volta che si collegano sono contattati proprio dalle persone a cui non vorrebbero scrivere».
Anche il blog di tecnologia The Verge s’interroga su quanto Facebook sia ancora ‘cool’ per i giovani. «Un tempo – scrive – era bello raccontarsi e pubblicare le proprie foto. Ora invece si cercano posti in cui comunicare con più intimità come Snapchat», l’app che veicola foto e informazioni a tempo, ‘usa e gettà, per non lasciare tracce sui dispositivi; o come Instagram, l’app per il fotoritocco che però è sempre di proprietà di Mark Zuckerberg.
L’opinione dei teenager statunitensi troverebbe conferma nell’ultimo report annuale pubblicato da Facebook a febbraio. «Crediamo che alcuni dei nostri utenti – osserva l’azienda – in particolare quelli più giovani, utilizzino altri servizi simili o alternativi come Instagram. Se questa tendenza venisse confermata, potremmo ritrovarci a sperimentare un declino nel coinvolgimento utente e il nostro business potrebbe risultarne danneggiato».
Chissà, a questo punto, come faranno i genitori che hanno invaso il social network a controllare i loro imprendibili ragazzi.