Dopo l’annuncio di qualche ora fa della morte di Lucio Dalla, colpito a quasi 69 anni da un infarto, numerosi sono i volti noti che ricordano il profondo rapporti di amicizia che avevano con l’artista bolognese. Tra questi il suo grande amico Pupi Avati.
“Lucio aveva 16 anni e io 21. Suonavamo lo stesso strumento solo che lui lo suonava molto meglio di me. Se ho smesso di fare il jazzista e mi sono messo a fare cinema è stata anche colpa sua. Provai invidia nei suoi confronti, ironicamente posso dire che mi rovinò alcuni degli anni della mia vita. A Barcellona pensai anche di spingerlo giù dalla Sagrada Familia.” È questo il ricordo, tra ironia e commozione, di Pupi Avati sulla scomparsa dell’amico Lucio Dalla.
Sul rapporto che ha legato i due, Avati aggiunge: “Dalla era l’amico definitivo, da anziani ci dicevamo cose di intimità assoluta anche, se forte del suo ottimismo, lui continuava a guardare al futuro. Lui ha musicato gli ultimi due miei film. Ci siamo sentiti poco prima di Sanremo. Lui era nato con la vocazione per la musica, qualsiasi cosa toccasse diventava musica. Io l’ho riscoperto nel tempo e questa è la peculiarità di Lucio che farà si che le sue canzoni non saranno mai dimenticate.”
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