«Tutti i giorni preparo una macedonia di frutta fresca: spuntino delle 11 e delle cinque. Ho scoperto un banco meraviglioso, frutta squisita e persone sorridenti: vengono dal Bangladesh e prima di arrivare in Italia conoscevano già la mia musica, ti rendi conto?». Giovanni Allevi cammina veloce, saluta i commercianti e fruga tra i banchi del mercato della Darsena, sui Navigli milanesi, assieme alla giornalista di “Io donna” che racconta la sua giornata con il talentuoso musicista passata a… far la spesa!
«Mi piace incontrare la gente, è la mia linfa. Ho trascorso troppi anni chiuso in una stanza curvo su una tastiera, sono in deficit di rapporti umani!». E, arrivati a casa Allevi, Giovanni comincia a sbucciare la papaya, sminuzzare le pesche, affettare ananas e a raccontare tutto di sé. «Noi che tendiamo ad ansia e depressione abbiamo bisogno di gesti ripetitivi, tranquillizzano. E poi ho scoperto che la papaya è un antidepressivo naturale». Rimedio alla sua crisi nera che lo ha colpito quattro anni fa: «Troppe le critiche feroci di alcuni colleghi. Una cosa è dire che la mia musica non ti piace, un’altra è attaccare la persona. E subito ho pensato di aver sbagliato io… Blocco creativo totale. Per due anni non ho scritto una nota. Silenzio in testa»: Adesso sembra sereno.
«Mi concentro sul presente. Non voglio sapere niente del futuro. Il presente è il fuoco dell’esistenza, è qui che misteriosamente tutto accade. E io amo il mistero. E il mio futuro, comunque, significa niente vacanze, ho i concerti!». Il prossimo il 29 luglio a Marina di Pietrasanta.