Matteo Salvini a Quarta Repubblica di Nicola Porro per parlare di decreto sicurezza. Lunedì 7 gennaio alle ore 21.25, in prima serata, su Retequattro, torna “Quarta Repubblica”. Matteo Salvini parla del decreto sicurezza.
Matteo Salvini a Quarta Repubblica di Nicola Porro per parlare di decreto sicurezza
Il talk politico-economico a cura di Nicola Porro apre con un’intervista a Matteo Salvini, in questi giorni al centro del dibattito per il controverso decreto sicurezza.
Tra gli altri temi, le pensioni, con la quota 100, e il reddito di cittadinanza. Infine, focus sulla fattura elettronica. In studio, l’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli.
Matteo Salvini | Quarta Repubblica | Decreto sicurezza
A poche ore dall’ospitata di Salvini a Quarta Repubblica ecco che ADNKronos lancia questa notizia: “Allarme Sea Watch: alcuni migranti rifiutano il cibo”
“Diciassettesimo giorno in alto mare. A bordo di #SeaWatch stiamo registrando episodi di persone che rifiutano il cibo”. La Ong denuncia in un tweet la condizione sempre più critica dei 32 migranti a bordo della Sea-Watch 3, battente bandiera olandese, soccorsi in mare da oltre due settimane, il 22 dicembre scorso. “Temiamo che il loro stato psicologico e di salute – scrivono – possa peggiorare sensibilmente.”
Matteo Salvini | Decreto sicurezza | Norme decreto sicurezza
Ecco cosa prevede il decreto sicurezza di Matteo Salvini:
- Piano nazionale sgomberi: vengono stabilite le modalità di ricognizione delle situazioni di occupazione. Entro 60 giorni poi dovranno essere definiti dei piani provinciali per le esecuzioni dei provvedimenti di sgombero, anche mediante l’impiego della Forza Pubblica.
- Invasione di edifici: verrà punito chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto. Pene più elevate se il fatto è compiuto da più di cinque persone.
- Stanziamenti a Polizia di Stato e Vigili del Fuoco: per il 2018 saranno messi a disposizione 16 milioni, mentre dal 2019 fino al 2025 la cifra sarà di 50 milioni ogni anno (37,5 milioni alla Polizia di Stato, 12,5 ai Vigili del Fuoco).
- Taser: sperimentazione del taser estesa anche alla Polizia Locale delle città con più di 100.000 abitanti.
- Reato blocco stradale: introdotto il reato di blocco stradale, anche occupazione dei binari ferroviari.
Immigrazione
- Richiesta di asilo politico: vengono aumentati quel tipo di reati che annullano la sospensione della richiesta di asilo politico, dopo una condanna in primo grado, portando all’espulsione immediata. I reati in questione sono violenza sessuale, spaccio, furto e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.
- Abolizione protezione umanitaria: al momento la norma può garantire, in caso di situazioni di emergenza umanitaria, un permesso di soggiorno ai cittadini stranieri che ne fanno richiesta. Inizialmente si pensava a una abolizione e a una sostituzione con un permesso di soggiorno della durata di un anno per motivi civili o di calamità naturali nei paesi di origine. Alla fine invece si è optato per un “procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale“
- Trattenimento nei centri per il rimpatrio: raddoppiati i tempi da un massimo di 90 giorni a 180 giorni.
- Revoca della cittadinanza: se una persona viene ritenuta un possibile pericolo per lo Stato, potrebbe scattare la revoca della cittadinanza in caso di condanna in via definitiva per reati legati al terrorismo. In più, una domanda di cittadinanza potrà essere rigettata anche se presentata da chi ha sposato un cittadino o cittadina italiana.
- Patrocinio gratuito: niente patrocinio gratuito per un migrante se il suo ricorso contro il diniego della protezione umanitaria viene dichiarato inammissibile.
- Fondi per i rimpatri: stanziati 500.000 euro per il 2018, 1,5 milioni per il 2019 e 500.000 euro per il 2020.
- Sprar: i piccoli centri che ospitano i migranti, sotto l’egida dei Comuni, non potranno più accogliere i richiedenti asilo ma soltanto minori non accompagnati e chi ha già ricevuto la protezione internazionale.
Lotta al terrorismo
- Stretta sul noleggio di tir e furgoni: per prevenire tragici attentati, chi noleggia dovrà comunicare con anticipo a un Centro Elaborazione i dati identificativi del richiedente. Se dopo un raffronto dovessero emergere situazioni di potenziale pericolo, verrà inviata una segnalazione alla Forze dell’Ordine per un controllo.
- Daspo per i sospettati di terrorismo: creato per le manifestazioni sportive, il Daspo verrebbe esteso anche per chi è sospettato di essere in preparazione di un attentato oppure di fiancheggiare un’organizzazione terroristica.