James Bond compie 50 anni e non li dimostra per niente. Il suo stile british ha soavemente combattuto ed è arrivato alle nozze d’oro con il cinema che lo ha reso un personaggio mitico. Il tema di 007 impazza in tutto il mondo nonostante siano passati anni dalla sua prima apparizione avvenuta il 5 ottobre 1962 quando l’agente segreto inglese apparve nel suo primo film classico dal titolo originale Dr. No che ha stabilito il primo passo per l’immortalità sulla settima arte con la battuta “Il mio nome è Bond… James Bond”, pronunciata mentre Sean Connery con un parrucchino nero in testa giocava a baccarat a un tavolo da gioco. E il franchise del film continua ad avere successo nella storia nonsotante ben 22 film bondiano e un guadagno di milioni e milioni di dollari.
E nel nuovo film arriva anche la neo diva della musica britannica Adele che ha realizzato la canzone Skyfall per commemorare il 23° film della nuova saga, che sbarcherà sui nostri schermi il 23 ottobre, con un ruggente Daniel Craig, ultimo dei sei attori che hanno vestito i panni della spia amante delle auto veloci, delle belle donne, dei gadgets high-tech e del Martini.
Perchè il nome dell’eroe partorito dalla penna di Ian Fleming è ancora Bond.
Ma a cosa deve James Bond tutta la sua fama?
Tanto per cominciare guidava una Aston Martin. Nel corso delle pellicole ha guidato un po’ di tutto, ma ora, prepotentemente, arriva finalmente anche lei la mitica vettura che guiderà Bond a tutta velocità verso una nuova avventura. Comparve per la prima volta in Missione Goldfinger, modello DB5 color argento. Ora, con la stessa targa di allora, ovvero BMT 216, è pronta per tornare sulla strada.
Ma nello stile James Bond non può mancare il canonico Vesper cocktail shakerato non mescolato composto da tre parti di Gordon’s Gin, una di Vodka, e mezza di Kina Lillet… oppure lo champagne. Perchè Bond potrà pure scolarsi una birra, ma sappiamo tutti che il suo drink preferito è sempre un cocktail, fosse anche il Martini “alla come ti pare” del recente Casinò Royale.
E poi l’esotismo dei luoghi in cui trascorre le sue missioni. Come dimenticare The Riviera Hotel a Las Vegas in Agente 007 – Una cascata di diamanti o Oracabessa in Giamaica e perchè non citare anche il centro cerimonial Otomi a Toluca, il Lake Palace Hotel di Udaipur, Ha Long Bay, l’isola Know-Phing-Kan in Thailandia, Bilbao, il Giappone, Instanbul e la mitica spiaggia di St Ann’s Bay?
Ma James Bond non sarebbe James Bond senza le sue donne alle quali si accodano Bérénice Marlone e Naomi Harris che seguono Diana Rigg, le geishe di Si vive solo due vole, Ursula Andress, Zena Marshall, l’italiana Daniela Bianchi, Honor Blackman, Shirley Eaton, Claudine Auger, Luciana Paluzzi, Tanya Mallet, Angela Scoular, Lana Wood, Madeline Smith, Gloria Hendry, Britt Eklan, Barbara Bach, Corinne Clery, Lois Chiles, Carole Bouquet, Talisa Soto, Famke Janssen, Michelle Yeoh, Sophie Marceau, Denise Richards, il premio Oscar Halle Berry, Rosamund Pike, Eva Green, la sarda Caterina Murino, la russa Olga Kurylenko e Gemma Arterton.
E come si può smettere di essere James Bond dopo 50 anni così, fra tuxedo, pistole, belle donne e un nemico sempre pronto da uccidere?
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