Ieri è stato ritrovato il corpo di Elena Ceste, in un canale di scolo a pochi chilometri da casa a Costigliole D’Asti. Oggi il test del DNA ha confermato: il corpo è il suo, Elena Ceste è stata uccisa. Tutti gli aggiornamenti e le novità oggi a Pomeriggio 5 da Barbara D’Urso? Ripercorriamo la sua storia e tutta la vicenda.
Elena Ceste era depressa. La sua vita era cambiata ad Ottobre quando si era resa conto di non essere la moglie così tanto perfetta che tutti credevano. Quindici anni prima Elena si era innamorata di quello che poi è diventato suo marito Michele Buoninconti a Torino, dove lui faceva l’autista di autobus. Elena, che a quell’epoca frequentava l’università, lavorava in uno studio di un commercialista nel centro di Torino per fare un po’ d’esperienza e guadagnare qualcosina e chiedeva ai suoi genitori, Franco e Lucia di accompagnarla alla fermata dell’autobus per vedere anche solo per un po’ l’amato Michele al lavoro.
I due si fidanzano ed è Elena a sacrificarsi per prima: i due si trasferiscono al sud, ad Angri, in Campania, ma qualche anno dopo decidono di tornare al nord, perchè Elena li non si trovava bene e si trasferiscono a Govone, in Piemonte dove vivono i genitori della Ceste. Michele cambia lavoro e i due si trasferiscono a Motta.
La vita della Ceste non è difficile da raccontare: è lei stesa a descriversi come moglie, mamma e casalinga sul suo profilo Facebook. Ed è proprio grazie al social network che Elena rintraccia i suoi vecchi amici, compagni di liceo con i quali inizia a scambiare quattro chiacchiere raccontando la sua vita da mamma. All’inizio la sua vita trascorre in tutta tranquillità, ma poi qualcosa cambia: Elena conosce altri uomini, delle vie di fuga dalla monotonia della sua vita.
Il primo a con cui Elena confida i dubbi sulla sua vita è il parroco Don Roberto, che ovviamente non può raccontare questi segreti. Elena confida le sue ansie anche a qualche amica, qualche conoscente ma non accenna niente nè al marito, nè ai genitori. La notte prima della sua scomparsa Elena confida al marito l’esistenza di un video girato in una cava, mentre lei faceva sesso con un altro uomo e che questo video sarebbe finito in rete.
Il mattino dopo oramai è storia: è il 24 Gennaio, Elena chiede al marito di accompagnare i bimbi a scuola perchè lei non se la sente, ma al suo ritorno di Elena non c’è nessuna traccia. Secondo il racconto di Michele, Elena si era allontanata da casa lasciando il cellulare, gli occhiali da vista, di cui però lei non poteva proprio fare a meno e la giacca che usava di solito. Il dettaglio più curioso, particolare: l’uomo dice di aver trovato i vestiti della moglie nel cortile di casa, dietro il cancello; come se lei si fosse spogliata prima di scappare da casa.
Durante i nove mesi di ricerche della donna le ipotesi prese in considerazione sono tantissime: si è parlato di rapimento, di suicidio, di omicidio e di fuga volontaria. Tutte ipotesi ma nessuna certezza. Qualcuno aveva pensato anche che la donna avesse deciso di rifugiarsi in un convento, data la sua vicinanza alla Chiesa. Sta di fatto che nei giorni che precedono la scomparsa, la Ceste era evidentemente agitata, si sentiva minacciata e in colpa e aveva addirittura confessato ad una vicina: “Non mi lasciano stare. Sono sulla bocca di tutti”.
Quello che poi lascia tutti perplessi è la versione di Michele che presenta un sacco di incongruenze. In più il cambiamento del suo comportamento fa pensare: inizialmente l’uomo era molto disponibile anche nelle diverse trasmissioni televisive per trovare la moglie, poi nel corso delle indagini il suo atteggiamento cambia radicalmente.
Le ricerche partono: i detective setacciano ogni angolo, ogni campo, tutti i pozzi e ogni corso d’acqua. Michele fornisce una possibile pista da seguire agli inquirenti: “Elena era ricattata da due uomini”. I due uomini saranno rintracciati e ascoltati dai carabinieri ma subito scagionati.
Le indagini ripartono dal nulla ma a Marzo una segnalazione sembra dare una possibilità: pare che la Ceste sia stata avvistata su un tram a Torino. Ma niente di fatto: una donna si riconosce nel video; di Elena ancora nessuna traccia. Si riparte da zero un’altra volta e si va avanti così fino a quando dal fiume Tanaro riemerge un cadavere. Si pensa subito alla Ceste ma invece si tratta di una suicida di Alba. Poco dopo arriva un’altra segnalazione che parla di Elena alle Tenerife ma anch’essa pare infondata. L’ultima notizia rilevante parla di un ritiro di Elena in un convento di suore di clausura nel monastero della Beata Vergine della Spina,a circa 40 chilometri di distanza dalla casa.
Poi il nulla fino al 18 Ottobre, a nove mesi dalla scomparsa della donna, quando un corpo in stato di decomposizione è stato ritrovato da alcuni operaio in un canale di scolo nelle campagne vicine alla casa della Ceste. Si è pensato subito ad Elena ma scoprire il DNA era un lavoro difficile, viste le condizioni del corpo decomposto. La conferma arriva a cinque giorni dal ritrovamento, questa mattina: Elena è morta e quello è il suo cadavere.
Le analisi sul DNA di Elena hanno schiarito ogni dubbio: “Al termine di specifiche analisi condotte da un Istituto specializzato di Torino delegato al riguardo dall’Autorità giudiziaria inquirente è stato riscontrato che il dna della signora Elena Ceste, scomparsa il 24 gennaio 2014 dalla propria abitazione di Costigliole d’Asti, è compatibile con quello del cadavere ritrovato il 18 ottobre scorso ad Isola d’Asti in località Chiappa. I familiari della donna sono stati informati da alcuni Ufficiali del Comando Provinciale Carabinieri di Asti. Le indagini continuano nel più stretto riserbo.” ci informa un comunicato dei carabinieri.
Ora le analisi prendono un’altra piega: Elena è morta e non resta che stabilire le cause della sua morte e capire come il suo corpo sia finito in quel canale, a meno di 2km di distanza dalla casa della Ceste, dove erano state ritrovate le sue ultime tracce.
Pare quasi scontato ci sia un assassino perchè data la bassa profondità del canale di scolo è impossibile che la donna si sia suicidata proprio li. Inoltre pare che il corpo sia stato ritrovato composto e quindi è difficile sia stato trasportato li da un’esondazione del Tanaro.
Si tratta di una vera e propria tragedia, questo è certo, ma di dubbi ne restano ancora parecchi: E’ possibile che nessuno abbia mai visto il corpo? Nessuno aveva cercato Elena in quelle zone? Com’è possibile che nessuno non abbia mai visto niente? Pochi giorni fa Michele avrebbe rotto il silenzio dicendo: “Io prego, spero che il cadavere non sia di Elena. Io ci sono stato in quel posto e non avevo visto nulla”.
Ripercorriamo un po’ quello che è successo dal 18 Ottobre: Verso le 10.30 un cantoniere del Comune di Isola alle prese con la pulizia del canale di scolo e un contadino che stava lavorando vicino casa hanno trovato il corpo. Dopo pochissimo tempo la notizia è stata diffusa da tutti i giornali ed è stato quasi automatico pensare a Elena. Sono gli inquirenti ad essere sempre molto cauti svelando che l’altezza del corpo pare non corrispondere a quella della Ceste, ma si tratta di ipotesi iniziali. Bisogna aspettare il risultato delle analisi del DNA da parte dei Ris di Parma prima di svelare l’identità del corpo. Tutto però porta a pensare alla Ceste: il corpo era senza vestiti e, conoscendo nel dettaglio tutta la storia capiamo il perchè dell’importanza di questo dettaglio; i vestiti di Elena sono stati infatti ritrovati nel giardino di casa. Come è possibile che in quasi 9 mesi dalla scomparsa nessuno abbia mai notato quel cadavere? Le ricerche non erano state fatte ovunque e in modo preciso e dettagliato?
Durante la puntata di Pomeriggio Cinque di ieri, 22 Ottobre 2014, l’inviata di Barbara D’Urso, Laura Magli, ha raccolto una testimonianza a dir poco particolare: Michele sarebbe stato visto proprio vicino al luogo in cui è stato ritrovato il corpo della Ceste il giorno della sua scomparsa. Cosa ci faceva li?
Nella puntata di oggi non mancheranno quindi le ultime novità del caso!