Il giovane Gianbattista Tiepolo arriva a Udine nel 1726 a trent’anni e sovverte di un colpo tutti gli insegnamenti accademici che gli erano stati impartiti da Gregorio Lazzarini. Infatti è sulle pareti del Palazzo Patriarcale e nelle tele eseguite per la committenza friulana che Tiepolo sostituisce le forme di una pittura costruite nella luce, grazie precise fonti interne, con forme costruite con la luce, che appaiono generate come vetro soffiato, dall’energia luminosa della materia.La mostra attuale documenta questo passaggio cruciale con 35 opere di grande importanza,compreso il virtuosistico Sacrifico di Eliodoro del 1926, ritratti e composizioni a soggetto biblico e mitologico di straordinaria efficacia narrativa, eleganza formale e libertà pittorica.
E’ il secondo appuntamento dedicato alla città di Udine al “suo” pittore, veneziano di nascita, ma pervenuto li per maturità, e al suo confondibile stile.
(fino al 4 dicembre, orari:10.30-19, lunedì chiuso. Biglietto 8 euro, ridotto 5,00-2,00 euro. info: 0432/41 47 17 )