Salendo in sella della nuova Kawasaki Z750R subito si può notare una posizione molto comoda ma un po’ meno aggressiva da quello che la “R” (racing) prometteva, ma mamma Kawasaki ha invece lavorato molto sullo sviluppo di alcuni particolari tecnici come l’allegerimento del forcellone, la pinza radiale e la forcella completamente regolabile a steli rovesciati. Noi del Burnout parlando con alcuni centauri abbiamo scoperto cosa si sarebbero aspettati maggiormente da questo modello “R” ed è emerso che la grande maggioranza avrebbe preferito si un innovazione nell’impianto frenante e nell’avantreno rispetto al modello “base” ma un po’ di aggressività da parte del motore e della cavalleria.
Sicuramente la naked più amata dagli italiani si è resa un po’ più sportiva nel look, nell’impianto frenante con pinze e pompa radiali, tubi in treccia metallica, forcelle a steli rovesciati da 41mm (completamente regolabili), il nuovo design del forcellone che rispetto al modello precedente si è anche alleggerito e con un motore 4 cilindri D0HC a 4 valvole da 748 cm3 capace di erogare 106 CV.
Altro da dire . . . . sicuramente (come la “vecchia” Zeta settemmezzo) un ottima moto per l’uso cittadino e turistico tra le curve per uscite fuoriporta, volendo ci si può avvicinare all’uso sportivo/pistaiolo essendo una moto molto maneggevole e dal look che sicuramente non passerà inosservato .