L’Ahmore il libro caso editoriale sul web che strizza l’occhio anche al mondo maschile. Potrebbe sembrare ad appannaggio solo del pubblico femminile ma L’AHMORE, libro esordio di Massimo I. Martinelli strizza decisamente l’occhio al mondo maschile. E questo perchè quell’H in messo alla parola ci porta in un mondo forse ancora a molti sconosciuto!
L’Ahmore il libro caso editoriale sul web che strizza l’occhio anche al mondo maschile
Un libro davvero intenso che si legge tutto d’un fiato e che affronta tematiche moderne, contemporanee e molto più vicine alla realtà di quanto si possa pensare. L’AHMORE di Massimo I.Martinelli è già un caso sui social, a cominciare dalla prima pagina Instagram dedicata ai libri, Booksnews, di cui Massimo I Martinelli è ideatore e fondatore.
La trama de L’AHMORE
“Conosci davvero la persona che ti dorme accanto? Anna ama suo marito. Lui ama sua moglie…ma non può più far finta di niente. Questa non è la sua natura. Anna vive a Firenze, suo marito a Londra. Una lettera inaspettata sconvolgerà gli equilibri definitivamente. Niente sarà più come prima. La storia di Anna, di suo marito e di un amore con l’h, quello sospirato, diverso, spezzato, accennato, improvviso, ambiguo. Il volto dell’amore più difficile da accettare.
Saresti davvero disposto a cambiare la tua natura per amare davvero?”
Non possiamo dirvi di più se non raccontarvi un po’ l’autore grazie a questa intervista che ci ha concesso.
Cosa volevi mettere in luce in questo libro?
La parte più razionale dell’amore che spesso riesce ad offuscare l’istinto e lo stesso sentimento puro che dovrebbe essere, appunto, l’amore. Quell’H in mezzo alla parola Amore sta a significare proprio questo: un amore sospirato, diverso, controllato, subìto, ma anche ragionato e analizzato in ogni suo aspetto.
Quali tematiche affronti?
La tematica è quella dell’amore tra trentenni che scoprono come sia difficile affrontare quel lato dell’amore, appunto, che è il più difficile da accettare, da capire, da metabolizzare. L’amore cambia e ti mette di fronte ad una realtà che solo tu puoi decidere di digerire o vomitare. Una realtà che snocciola tutte le questioni più profonde di un sentimento che non può mai essere dato per scontato e che, secondo i protagonisti del libro, ha necessariamente o purtroppo un inizio e una fine.
Quali sono gli elementi curiosi che vanno raccontati?
L’accettazione di se stessi, della propria vita, del proprio destino e dell’amore, in tutte le forme in cui ti si presenta davanti. Come quello che racconto, ovvero l’amore non solo tra uomo e donna, ma anche tra genitori e figli, tra amanti o tra due uomini. Capire l’amore diventa sempre più difficile e quando poi la razionalità ci si mette di mezzo diventa obbligatorio dare anche un sesso e un senso all’amore.
Come hai lavorato per scriverlo?
Ho scritto il racconto in due momenti diversi, partendo prima dalla storia ambientata a Londra per poi finire, quasi un anno dopo, con le vicende di Anna a Firenze. Ho voluto parlare dell’amore in termini universali ma concreti, reali, quotidiani che fanno parte o potrebbero far parte della vita di ognuno di noi. Un amore tangibile, quindi, anche se quell’H lo rende, come dicevo, impalpabile nell’anima e nella vita dei personaggi.
C’è stato quale libro o autore al quale ti sei ispirato per narrarlo?
Mi sono lasciato inspirare non da un autore o da un libro in particolare ma dalle vicende di vita quotidiane della gente comune, in particolare dalle storie d’amore di amici che frequento ogni giorno.
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