Corse dell’ultimo minuto, indecisione su cosa acquistare e quanto spendere. La ricerca del perfetto regalo di Natale è tutt’altro che un momento gioioso e di condivisione: per la maggior parte degli italiani, infatti, sembra piuttosto una straordinaria fonte di ansia e stress (67%). Non solo, spesso la caccia la si fa in coppia e causa litigi o comunque malumori, come sottolinea il 49% degli “esperti del regalo”. Come fare, dunque, per superare indenni questa prova? Il consiglio è quello di “pianificare” (57%), dividersi i compiti (41%) e scegliere il momento opportuno per gli acquisti (31%).
Tutto ciò tenendo ben presenti i “tic” e le piccole manie degli italiani alle prese con i regali di Natale: dal tempo di “permanenza” in ogni negozio (che per le donne può superare anche i 60 minuti) agli “interrogatori” cui spesso vengono sottoposti i commessi (come evidenzia il 43%). In realtà sono molteplici le modalità di organizzare il consueto tour dei regali tanto che, con l’ausilio degli esperti, è possibile tracciare il profilo di vere e proprie tribù degli acquisti natalizi: dagli “ultimo minuto”, che si riducono a corse contro il tempo, ai “senza rotta” che vagano privi della minima idea su cosa comprare, passando per i “dolce gusto”, i “numeri primi” e i “super voraci”.
È quanto emerge da uno studio promosso da “Nescafé Dolce Gusto” e condotto su 150 “esperti di regali” (direttori e responsabili di negozi, commessi, consulenti e personal shopper). Lo studio “il Dolce Gusto dei Regali” ha voluto mettere in evidenza tic, manie e insicurezze degli italiani nella corsa ai regali di Natale.
Per nulla preparati, caotici e stressati, gli italiani alle prese con i regali sono allo sbando. Il sogno? Qualcuno in grado di aiutarli e a cui delegare gli acquisti.
Ma gli italiani come affrontano l’immancabile rito dei regali di Natale? Secondo gli esperti intervistati a predominare, senza ombra di dubbio, è lo stress (67%): oltre la metà degli acquirenti, infatti, è sempre di corsa (51%), è nervoso e suscettibile (29%) e sembra vivere le compere come un male necessario che non può evitare (24%). Ma fortunatamente c’è ancora chi si lancia nella corsa all’acquisto dei regali di Natale con il giusto spirito, ritenendolo un momento piacevole, di gioia e di condivisione (18%) e addirittura il 15% la reputa l’occasione ideale per evadere dai problemi della quotidianità. Spinti dal motto “Natale è solo una volta l’anno”, sono quasi sempre disposti a spendere di più in confronto alla media e a ritenere taumaturgico lo shopping natalizio.
A balzare agli occhi degli esperti non è solamente l’approccio degli acquirenti ai regali di Natale, ma soprattutto, per il 59%, la mancanza di organizzazione e preparazione all’inevitabile appuntamento. Molti non sanno cosa comperare (38%) e dove andare per essere certi di trovare ciò che si desidera (33%), per non parlare della scelta dei destinatari (19%). Di tutt’altro avviso, invece, il 16% degli intervistati che ritiene gli italiani essere abbastanza o addirittura “molto” (12%) organizzati: a spiccare ovviamente le donne (75%) che, al cospetto degli uomini (32%), si dimostrano più sicure e convinte di ciò che devono acquistare. A mettere d’accordo gli esperti, però, è il confronto con gli stranieri che nel periodo prenatalizio affollano i negozi e i centri commerciali dello Stivale: per l’81% gli italiani si rivelano nettamente più caotici e confusionari sulle loro scelte d’acquisto.
E così, per rimediare all’imperante insicurezza e disorganizzazione, il 56% degli esperti dichiara che, sempre più italiani, chiedono di avvalersi di consigli personalizzati nella scelta dei regali. Il sogno di molti sembra essere quello di avere a completa disposizione un professionista del settore in grado di guidarli, consigliarli e a cui, secondo il 49%, delegherebbero volentieri la scelta e la ricerca stessa dei regali.
Non mancano i “tic” e le “piccole manie” a caratterizzare gli italiani alle prese con gli acquisti natalizi. E tra “lui” e “lei” le differenze abbondano: innanzitutto il “numero di negozi visitati” con le donne, secondo il 67% degli esperti, prese a girare in almeno 4 o 5 negozi prima di decidersi al definitivo acquisto e, di contro, gli uomini più propensi a comperare nel primo negozio in cui capitano, stando all’esperienza del 55% degli intervistati. Anche il “grado di convinzione” ha le sue sfaccettature: e se gli uomini sembrano arrivare con le idee chiare per poi perdersi e, come afferma il 46%, uscire dai negozi con un regalo completamente diverso nella busta rispetto a quello originariamente scelto, le donne paiono più convinte e, anche dopo aver visto altre 100 cose, tornano sull’idea originariamente scelta (43%). Ad assumere una sua valenza cruciale è infine il “tempo di permanenza medio all’interno di un negozio”: secondo il 51% degli esperti gli uomini “resistono” massimo 30 minuti e si riservano di ritornare più volte successivamente per ricevere rassicurazioni e indicazioni ulteriori sull’acquisto fatto, le donne sono in grado, al contrario, di soffermarsi nella scelta per oltre un’ora.
Tra gli atteggiamenti comuni ad entrambi i sessi, secondo l’esperienza del 39% degli intervistati, prevale in qualsiasi caso un’incredibile indecisione: i commessi vengono sottoposti ad un interminabile interrogatorio su tutte le caratteristiche del prodotto, che si tratti del gadget ultratecnologico o di un semplicissimo maglioncino. Tanti gli ipercritici (35%) che, puntigliosamente, sottolineano i difetti reali o presunti tali degli oggetti, non mancando però, alla fine, di comperarlo comunque.
Banditi i tour di gruppo e amici preferiti ai partner, questi i consigli degli esperti per affrontare con meno ansia e stress lo shopping natalizio. A causare più problemi? Il regalo per la suocera
Approcci, comportamenti e atteggiamenti diversi che spesso conducono a veri e propri litigi a cui dichiara di aver assistito almeno una volta ben l’88% degli intervistati, o che comunque sono in grado di suscitare malumore e scontento all’interno della coppia (53%). E alla base degli scontri più della “cifra spesa” (causa del 22% dei litigi con protagonista spesso “lei” costretta a riprendere “lui”), il “tempo” impiegato per gli acquisti (41%), la scelta del prodotto (29%) e la lista delle persone a cui fare un regalo e quelle da escludere (8%).
La soluzione? Per il 67% degli esperti è addirittura quella di evitare di affrontare gli acquisti di Natale in coppia: troppo alto il rischio di litigare e rovinare del tutto l’attesa ricorrenza. Molto meglio decidere assieme il da farsi a casa per poi diversi i compiti: e se il 18% ritiene più funzionale far tutto per conto proprio, così da rispettare abitudini, ritmi e tempi senza acuire il carico di stress, il 32% consiglia di farsi accompagnare da un amico o un’amica con cui confrontarsi e superare con meno ansia eventuali code o attese. Banditi i tour “di gruppo” in grado di generare solo confusione e caos, rischiando a fine shopping di non aver concluso nulla o, peggio ancora, di aver comprato le cose sbagliate (75%).
Tra i destinatari dei regali che creano i maggiori “problemi” sicuramente le suocere: il 35% ammette di venire subissato di consigli e suggerimenti e al contempo, il regalo genera comunque scontri sia sul prezzo sia sulla scelta. Molta indecisione e infiniti dibattiti anche per i regali a figli e nipoti (dichiara il 19%), ma ancor di più per il partner (33%) per evitare di regalare la stessa identica cosa ogni anno (il classico sono la cravatta per lui e la borsetta per lei). C’è infatti chi, temendo la scelta dell’altro, lo accompagna e si sceglie direttamente il regalo. A destare meno problematicità la scelta per amici o colleghi (12%).
Ma quali saranno le categorie di regalo più gettonate? Non si prevede un Natale 2010 all’insegna di un “prodotto simbolo” (73%) e i primi gradini del podio secondo il 47% se li contenderanno i prodotti tecnologici (console, videogame, piccoli elettrodomestici e gadget elettronici), quelli enogastronomici (35%), i capi d’abbigliamento (38%). Sicuramente, vista la crescente consapevolezza all’acquisto degli italiani dettata dal periodo di crisi, si cercherà di far coincidere ogni regalo con un oggetto utile, funzionale, di uso quotidiano (44%).
Ed ecco le “tribù del regalo natalizio”: dai “precisini” ai fanatici dello shopping, per arrivare a quelli che “spostano” il Natale dopo il 26 dicembre
Insomma, più che la capacità di spesa, sembra essere l’indole a differenziarci di fronte alla scelta e all’acquisto dei regali di Natale: per la serie “dimmi come scegli i regali e ti dirò chi sei”. Ecco quindi le tribù dello shopping prenatalizio tracciate per abitudini, tic e piccole manie che contraddistinguono gli italiani.
I “DOLCE GUSTO”: il clima natalizio e lo shopping sono privi di stress e la scelta dei regali equivale ad un piacere. Attenti e con le idee chiare, sono però aperti a consigli che possano ampliare lo spettro delle loro opzioni, osservando i nuovi trend del momento e informandosi sui prodotti più cool della stagione e sulla qualità in generale. Lo shopping spesso si trasforma in “esplorazioni” da vivere in coppia o tra amici. Per loro il regalo è e resta un’arte, ecco che sono attenti ad ogni aspetto e particolare: dalla scelta di cosa regalare alla confezione che lo racchiuderà. Identikit: approccio rilassato con il commesso, preparati, informati ma al contempo curiosi, non chiedono mai oggetti non presenti nel negozio dove si trovano. Anche il loro abbigliamento è all’insegna del gusto: mai eccessivi o fuori luogo.
I “NUMERI PRIMI”: pianificano tutto fin nel piccolo dettaglio, scegliendo con cura i negozi visitandoli anche prima in fase di “ricognizione” senza lasciare spazio all’improvvisazione. Puntigliosi e super precisi, difficilmente accettano consigli o alternative al loro ideale regalo di Natale che solitamente è un prodotto funzionale. Calcolano anche i percorsi migliori per rendere efficiente lo shopping e talvolta, per evitare di trovarsi impreparati, si lasciano andare ad ulteriori compere: potrebbe sempre esserci l’esigenza di un altro regalo da fare. Identikit: decisi, diretti e determinati, con il loro preciso elenco puntano al reparto prestabilito, senza farsi distrarre da niente e da nessuno. Il loro abbigliamento è necessariamente pratico e confortevole per non “disturbare” l’operazione regali.
I “SENZA ROTTA”: partono nel tour regali senza avere la minima idea di cosa comprare. Sopraffatti dallo stress, sottopongono il commesso a innumerevoli interrogatori, tornano più volte nello stesso negozio senza decidersi. E quando ad avere la meglio e lo sconforto o l’ira, puntano sul “regalo seriale” (a tutti lo stesso regalo) o su quello “ripetuto” (sempre lo stesso prodotto ogni anno per la stessa persona). Identikit: vagano tra gli scaffali, toccando tutto e cercando via cellulare l’appoggio di amici o parenti. Hanno quasi sempre l’aria spersa e mai una lista di oggetti da acquistare.
I “SUPER VORACI”: veri fanatici dello shopping, per loro il Natale è l’occasione ideale per “scatenarsi”. Preferiscono tour in compagnia con qualcuno che possa condividere il loro entusiasmo. Disposti a tutto per trovare ciò che vogliono, si rivelano essere anche quelli che dedicano maggior tempo negli acquisti perché, in realtà, comprerebbero tutto: una voracità che fa sì che non escano mai da un negozio a mani vuote. Lo shopping? Il toccasana per un buon umore, non può fermarli né una coda interminabile né una commessa poco disponibile. Identikit: dotati di liste infinite, gesticolano e indicano prodotti diversissimi tra loro. Sempre sorridenti, alle loro braccia pende un’incredibile quantità di sacchetti. Il tour dei regali è un appuntamento da non disattendere e, infatti, sono i più curati nell’abbigliamento e negli accessori, anche se ciò li priva di praticità.
GLI “ULTIMO MINUTO”: sono quelli che talvolta “spostano” il Natale, ovvero si riducono a fare i regali dopo il 26 o accampando le più stravaganti scuse o preferendo l’arte del “riciclo”. Non ammettono code o commessi introvabili eppure attendono sempre l’ultimo istante per comperare i regali, rivelandosi i più masochisti del Natale e nonostante le buone intenzioni, ogni anno ricascano nell’errore. Identikit: il più delle volte sono soli per sbrigarsi prima, lasciano l’auto in doppia fila e entrano puntualmente verso l’ora di chiusura. Spesso si lanciano nei “cento metri dello shopping” direttamente dal lavoro, che facciano i meccanici e lavorino in tuta o i manager, in doppiopetto e scarpe tacco 12.