Bianca Ventimiglia nasce a Bolzano in Trentino Alto Adige e sempre a Bolzano completa gli studi. Il lavoro non le permette di dedicarsi a tempo pieno alla pittura, che comunque si manifesta come il suo interesse primario. Lo studio del proprio segno, del proprio stile e dei soggetti la accompagnano nella sua ricerca pittorica.
Sono quadri a tratti suggestivi, a tratti totalmente contemporanei e a tratti sembrano scrutarti dentro l’anima. L’arte di Bianca Ventimiglia si ispira con i colori, le forme, le sensazioni del tempo che passa fulmineo ma che non si fa dimenticare.
BORDERS – Un paesaggio urbano in prospettiva, dove però la prospettiva è distorta, e la soggettività della visuale è oggettivata dalla presenza di una rete che filtra il paesaggio. Dalla percezione della realtà alla fantasticazione, il confine è labile, appena accennato, ma ci spinge con lo sguardo lontano, oltre le mura delle case, dietro le imposte delle finestre, dove si intravedono sagome indistinte di esseri umani, nel sottosuolo, dove dalle fondamenta di una fontana sembrano sorgere negozi, forse altri quartieri…Il razionalismo urbano è rotto da uno sguardo stralunato e reso dalle gamme cromatiche bluastre e terrose che sembrano emergere da una sottile nebbiolina.
SPECCHIETTO RETROVISORE SINISTRO
La riflessione sul tema dello spazio e del tempo è ricorrente nell’artista, che sembra auspicare in questo dipinto un’idea di mondo incontaminato, esotico, quasi di gauguiniana memoria, subito rotta da elementi che ci riportano alla civiltà moderna . Lo specchietto retrovisore rappresenta simbolicamente la difesa della memoria, lo spazio della mente dove presente e passato si intersecano.
SPECCHIETTO RETROVISORE DESTRO
Il paesaggio cambia, e la velocità dello sguardo è rappresentata da un’automobile in corsa. La modernità colpisce l’occhio come il fotogramma di una pellicola che scorre davanti allo spettatore in modo imprevisto e fugace, indipendente dalla volontà di chi guarda. Il paesaggio è colto in modo passivo ma la visuale retrospettiva ci permette di rielaborarlo: ciò che della realtà rimane viene selezionato dalla nostra percezione e ancora una volta dal filtro della memoria.
RITORNO AL TRAMONTO
Il paesaggio sembra scaturire da fantasticherie inconsce, la realtà si fonde con il sogno e conduce ad una rivisitazione non convenzionale del mondo esterno. Il grigiore angosciante della metropoli viene attenuato da pennellate di colore dai toni caldi che restituiscono umanità al paesaggio. Il tratteggio personale deforma i dati reali alludendo allo stato d’animo di chi rappresenta ed interpreta la realtà.
RITORNO
Il figurativo stravolto viene reso con geniali distorsioni dalla pittrice che ripropone il genere rinnovandolo con spirito contemporaneo.
“TV FALSA”
La società tecnologica rappresentata con tono ironico e scanzonato attraverso un vecchio televisore che incornicia un paesaggio metropolitano in un gioco allusivo di rimandi tra passato e presente, tutto giocato tra nostalgiche romanticherie e velocità futuristiche.
1. “Borders” olio su tela 70×100
2. “California” olio su tela 35×50 (specchietto sx)
3. “A22” olio su tela 35×50 (specchietto dx)
4. “Ritorno al tramonto” olio su tela 70×76
5. “Ritorno” olio su tela 70×70
6. “TV falsa” olio su tela 70×100
Per info scrivere a artebiaxx @ yahoo.it