Stephen King torna in libreria con Doctor Sleep (Sperling & Kupfer, 517, euro 19,90), il seguito di Shining. “Angosciato di accontentare il mio nuovo editore”, scrive Stephen King in una nota alla fine di Doctor Sleep in cui si riferisce al passaggio all’editore Scribner del 1998, “mi imbarcai in una serie di incontri nelle librerie. Durante una sessione di autografi, un tizio mi chiese: “Ehi, sai che cosa sia capitato al bambino di Shining?”». È a questa domanda che risponde Doctor Sleep. Ma di cosa parla questo secondo capitolo ? Perseguitato dalle visioni provocate dallo shining, la luccicanza, il dono maledetto con il quale è nato, e dai fantasmi dei vecchi ospiti dell’Overlook Hotel dove ha trascorso un terribile inverno da bambino, Dan ha continuato a vagabondare per decenni. Una disperata vita on the road per liberarsi da un’eredità paterna fatta di alcolismo, violenza e depressione. Oggi, finalmente, è riuscito a mettere radici in una piccola città del New Hampshire, dove ha trovato un gruppo di amici in grado di aiutarlo e un lavoro nell’ospizio in cui quel che resta della sua luccicanza regala agli anziani pazienti l’indispensabile conforto finale. Aiutato da un gatto capace di prevedere il futuro, Torrance diventa Doctor Sleep, il Dottor Sonno. Poi Dan incontra l’evanescente Abra Stone, il cui incredibile dono, la luccicanza più abbagliante di tutti i tempi, riporta in vita i demoni di Dan e lo spinge a ingaggiare una poderosa battaglia per salvare l’esistenza e l’anima della ragazzina. Sulle superstrade d’America, infatti, i membri del Vero Nodo viaggiano in cerca di cibo. Hanno un aspetto inoffensivo: non più giovani, indossano abiti dimessi e sono perennemente in viaggio sui loro camper scassati. Ma come intuisce Dan Torrance, e come imparerà presto a sue spese la piccola Abra, si tratta in realtà di esseri quasi immortali che si nutrono proprio del calore dello shining.
Un libro che fa meno paura del predecessore e che punta l’attenzione anche su temi di forte impatto sociale come quello dell’alcolismo, ma che di certo non deluderà gli appassionati del genere, o almeno così si spera !
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